Cosa fare in caso di sinistro stradale
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Prestare la massima attenzione ed essere molto prudenti sono due principi che ognuno di noi dovrebbe seguire quando decide di mettersi al volante. Guidare in modo sicuro e responsabile riduce sicuramente il rischio di essere coinvolti in un incidente stradale. Vediamo, quindi, come comportarsi al meglio in caso di sinistro stradale e come muoversi per procedere ad un’eventuale richiesta di risarcimento dei danni.

Definizione di un sinistro stradale

Il sinistro stradale è un evento accidentale che, coinvolgendo veicoli e persone, impedisce il normale andamento della circolazione. Il termine comprende tutti i casi di collisione tra due o più veicoli, tra veicoli e persone e in caso di incidente con un solo veicolo coinvolto.
La tipologia di sinistro stradale che coinvolge solo veicoli si divide in:

  • scontro, quando due veicoli collidono frontalmente;
  • collisione laterale;
  • tamponamento, quando due veicoli che procedono nello stesso senso di marcia urtano rispettivamente parte posteriore e anteriore.

Il sinistro stradale che coinvolge anche persone si definisce generalmente investimento e si differenzia in:

  • proiezione e propulsione;
  • caricamento;
  • arrotamento;
  • trascinamento.
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Se, invece, il veicolo implicato nel sinistro è uno si parla di:

  • ribaltamento;
  • slittamento e pattinaggio;
  • sbandamento;
  • collisione con un ostacolo.

In tutti i casi appena citati, può essere utile l’intervento della Polizia Municipale per i rilevamenti necessari e la conseguente richiesta danni.

Come fare per ottenere il risarcimento dei danni

La cosa più immediata e semplice da fare per procedere con la richiesta di risarcimento di danni è compilare il modulo blu di constatazione amichevole (C.A.I) che l’impresa assicurativa ti fornisce al momento della stipula della polizza. Se le controparti accordano circa le dinamiche del sinistro, è necessario che entrambi firmino il modulo per abbreviare i tempi di risarcimento che si riducono a 30 giorni. In caso di disaccordo, risulta comunque utile compilare il modulo singolarmente per fornire la propria versione dell’incidente.

Esistono, quindi, due tipi di procedure da seguire per ottenere un risarcimento: procedura diretta e procedura ordinaria.

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Cosa si intende per risarcimento con procedura diretta

Il risarcimento diretto è la procedura più diffusa per ottenere la somma dalla propria compagnia assicurativa. È possibile attivare una richiesta di risarcimento diretto se:

  • il sinistro occorre tra due veicoli con targa italiana e assicurati in Italia;
    non sei responsabile del sinistro;
  • le eventuali lesioni riportate dai conducenti siano micropermanenti e non superino i 9 punti di invalidità.

In presenza di condizioni diverse da queste, si dovrà procedere con un risarcimento con procedura ordinaria.

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Cosa si intende per risarcimento con procedura ordinaria

Quando le condizioni per richiedere un risarcimento diretto non vengono incontrate, è necessario procedere con un risarcimento ordinario. Questo può essere richiesto:

  • in caso di danni materiali alla compagnia assicurativa della controparte con una descrizione dettagliata del sinistro;
  • in caso di danni a persone, con richiesta alla compagnia assicurativa indicando anche informazioni sui soggetti feriti, eventuali morti e una spiegazione dettagliata dell’accaduto. In questo caso, è anche necessario allegare i certificati medici.
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Quali sono i tempi del risarcimento

In entrambi i casi, l’impresa assicurativa deve formulare un’offerta di risarcimento danno entro 60 giorni dalla data in cui riceve la richiesta per danni al veicolo ed entro 90 giorni nel caso in cui siano coinvolte anche lesioni alle persone. Con la sottoscrizione del modulo C.A.I, i tempi si riducono a 30 giorni.

Il soggetto che ha subito i danni può decidere se accettare o meno la proposta della compagnia e, in caso positivo, la somma deve essere versata entro 15 giorni.

In aggiunta, le procedure ordinarie di sinistri stradali prevedono un periodo di prescrizione.

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